Il convegno Antropologia della salute: nuove approcci e prospettive metterà a confronto specialisti di diversi versanti disciplinari, coerentemente con la mission dell’Istituto Italiano di Antropologia di favorire e portare a sintesi il dibattito interdisciplinare sulla diversità umana.
L’antropologia della salute ha l’obiettivo di riflettere sul nesso tra i concetti di salute, ambiente e cura, prendendo in considerazione al tempo stesso le dimensioni medico-biologiche e le numerose implicazioni culturali che agiscono prima e durante la malattia con uno sguardo attento alle diversità culturali. L’uso di una “prospettiva antropologica” consente di mettere in evidenza il ruolo causa dei determinanti non biologici della malattia, nella loro grande variabilità.
Un’attenzione particolare negli anni recenti è stata rivolta alla pratica etnografica, alla continua integrazione tra dimensione biologica e dimensione sociale – condizioni storico-culturali, politico-economiche, sanitarie – nelle particolarità specifiche che corpo, salute e malattia assumono in contesti storicamente determinati.
L'attenzione all'equità sanitaria, all'uguaglianza di genere e al diritto al più alto standard di salute raggiungibile risulta essere fondamentale per l'attuazione di programmi sanitari tra generi, gruppi di età, etnie, disabilità e altre differenze al fine di colmare le lacune di copertura, promuovere la salute e rafforzare il benessere e la resilienza delle donne, uomini, ragazzi e ragazze di diverse comunità.
Il miglioramento della salute per tutti è una priorità assoluta per il dibattito pubblico e l'equità sanitaria è un valore fondamentale negli obiettivi di sviluppo sostenibile. Questo comporta un profondo ripensamento delle istituzioni e delle politiche sanitarie, in modo da confrontarsi con le diseguaglianze di salute, le disparità tra i membri di una comunità, che si traduce in diverse condizioni di vita, come ricchezza, potere, accesso all'alimentazione, istruzione e assistenza sanitaria. Le disuguaglianze messe in evidenza dalla ricerca antropologica fisica e culturale si legano alle condizioni strutturali di gruppi o categorie sociali nel quadro complessivo dei rapporti di potere, economico-sociali e di accessibilità alle risorse disponibili in ogni determinata popolazione umana.
La percezione delle disuguaglianze presenti all’interno di una società è essa stessa differenziata secondo la posizione relativa di ogni categoria o classe di individui (genere, classe di età, condizione e mestiere, livello di rango e detenzione della ricchezza sociale, ecc.). I meccanismi e i processi attraverso i quali alcune categorie o classi di persone conseguono il controllo politico sulle altre e quindi il controllo delle risorse sociali sono oggetto di studio delle scienze storiche e antropologiche attraverso una pluralità di metodi.
Le discipline archeologiche e soprattutto bio-archeologiche sono indubbiamente in grado di offrire un contributo fondamentale allo studio storico dei processi di formazione e perpetuazione delle disuguaglianze. La possibilità di identificare e classificare significative caratteristiche biologiche e archeologiche tali da poter offrire indizi sulla loro posizione degli individui in una gerarchia sociale rappresenta uno strumento chiave nello studio storico delle forme di disuguaglianza e dipendenza. In definitiva, lo studio bio-archeologico offre l'opportunità di indagare la disuguaglianza e di raccontarla dal punto di vista del singolo individuo, come delle collettività.
Giovedì 1 dicembre
Ambiente, diversità e salute
14:30
Apertura del convegno
Bernardino Fantini, Istituto Italiano di Antropologia
Ricordo di Paolo Anagnostou
Saluto
Paolo Parente, Centro per la promozione della salute, ASL Roma 1
15:00
Biomedical studies of ancient mummies as a tool for social studies of Ancient Egypt*
Frank Ruhli, Institute of Evolutionary Medicine, University of Zurich
*online
15:30
title pending
Ketty Vaccaro, Censis, Roma
16:10
coffee break
16:30
A New Anthropology of Care*
Angelika Messner (online)
Head of the China Centre, Kiel University
*online
17:10
Storia dei mutamenti antropologici nei confronti delle epidemie
Bernardino Fantini
Istituto Italiano di Antropologia
Venerdì 2 dicembre
mattina
Prospettive a confronto su Antropologia e salute
10:00
Keynote speech
Cultural Understanding of Health and Disease
David Napier, University College London
11:00
Come introdurre il principio One Health nelle aule e nella società civile
Isabella Saggio, Università di Roma “La Sapienza”
11:40
coffee break
12:00
Ricerca etnografica e tutela della salute: il contributo dell’antropologia medica
Alessandro Lupo , Università di Roma “La Sapienza”
13:00 - 15:00
pausa pranzo
pomeriggio
15:00
Evoluzione e salute: Neanderthal e altre storie
Giovanni Destro Bisol, Università La Sapienza di Roma
15:40
L'equità nel diritto alla salute: il contrasto alle disuguaglianze nella città di Bologna*
Ivo Quaranta, Università di Bologna
*online
16:10
coffee break
Casi studio tra antropologia e archeologia
16:30
Paleopatologia, disabilita’ e cura: intro alla sessione di studio
Ileana Micarelli, McDonald Institute for Archaeological Research, University of Cambridge, UK
16:45
La disabilità nelle società antiche attraverso le tracce nei resti umani: casi studio
Simona Minozzi, Divisione di Paleopatologia, Dip.to di Ricerca Traslazionale e Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, Università di Pisa
17:10
Assistenza e cure mediche al tempo dei Longobardi in Italia: un approccio multidisciplinare*
Sara Bernardini , Aix Marseille University, LAMPEA, Aix-en-Provence, FR Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza, Roma, IT
*online
17:25
Il lato oscuro della pastorizia. La brucellosi umana nell’Italia appenninica medievale
Luca Ventura , Anatomia Patologica Ospedale San Salvatore L'Aquila; DISCAB Università dell'Aquila, L’Aquila, IT
17:50
Zoppia in una donna nell'Italia post-classica: i metodi di indagine bioarcheologica
Carlotta Zeppilli, Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza, Roma, IT
Sabato 3 dicembre
Prospettive a confronto su Antropologia e salute
10:00
Prospettive teoriche per una comprensione culturale della prevenzione
Alessandro Blasimme, Swiss Federal Institute of Technology, Zurich, Svizzera
10:40
L'antropologia medica oggi
Giovanni Pizza, Università di Perugia
11:20
coffee break
11:40
Tavola rotonda su Antropologia e Salute
coordina Bernardino Fantini, partecipano David Napier, Alessandro Blasimme, Giovanni Pizza